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lunedì 19 marzo 2012

Il "genere" (maschi, femmine) e i modelli educativi

Recentemente mi è capitato di prendere parte ad una discussione su facebook, stranamente seria!, in cui si parlava di parificazione del matrimonio gay a quello ortodosso, con conseguente possibilità di adottare bambini. Io mi sono dichiarato contrario a questa eventualità, per motivi che potremo discutere meglio in altri post, e immediatamente sono stato attaccato dai paladini del politically correct, che nemmeno accettano di confrontarsi circa il merito di alcune questioni.

Neanche a farlo apposta, relativamente ad un argomento differente, ho trovato qualcosa di molto attinente. In questo articolo si parla del progressivo impoverimento di insegnanti di genere maschile soprattutto tra i livelli scolastici che vanno dalla primaria alle superiori, e ci si interroga sulle conseguenze che questo fatto potrebbe avere sui ragazzi. 

Alcuni esempi di "preoccupazioni" (cito dall'articolo):

"Nella primaria, infatti, l'estinzione del maestro maschio è quasi completa (per non parlare della materna), mentre nelle medie e in alcune materie al liceo sta avanzando inesorabilmente. Con quali conseguenze, si è iniziato ora a discuterne. «Si manifesterà nella difficoltà a costruire modelli di genere soprattutto per i piccoli maschi e i giovani maschi, e in seguito nelle relazioni fra i due generi» sostiene Barbara Mapelli, docente di Pedagogia delle Differenze di genere."

"Al contrario, «la presenza di figure educative di entrambi i generi in tutti i livelli di educazione scolastica e prescolastica offrirebbe a bambini e bambine la possibilità di acquisire una maggiore complessità di visione del mondo, per stili di vita, emotività, fisicità, comunicazione»: questa l'analisi di Stefania Ulivieri Stiozzi, docente di Teorie e modelli della consulenza pedagogica e organizzatrice del seminario alla Bicocca."

Ora, non voglio entrare nel merito della bontà di queste affermazioni, ma si può almeno dire che, prudenzialmente, abbia senso dubitare della bontà dell'adozione di un bambino da parte di una coppia omosessuale, senza per questo che qualche intelligentone particolarmente "emancipato" esprima saccenti e sprezzanti giudizi? Siamo d'accordo che, se il problema esiste effettivamente nel caso dell'articolo, a maggior ragione potrà esistere nel caso del modello educativo familiare in cui entrambi i genitori sono dello stesso genere?

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