Frecce Tricolori

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Riscopriamo l'amor di Patria

venerdì 21 dicembre 2012

Petizione: risposta in consiglio comunale

Ieri sera in consiglio comunale c'è stata la risposta ufficiale dell'Amministrazione alla petizione.


In sintesi:
  • lo spirito della petizione è condivisibile e il desiderio di acquisire terre in cava era già obiettivo dell'Amministrazione nelle fasi della trattativa
  • purtroppo, differentemente da quanto erroneamente pubblicizzato, non esiste alcun obbligo per il cavatore alla cessione delle terre cavate. L'eventuale cessione è materia di trattativa tra Comune e cavatore
  • la trattativa deve soddisfare entrambe le parti, perché non vi è alcun obbligo al convenzionamento: il cavatore, se non si accorda con il Comune, chiede direttamente alla Provincia l'autorizzazione, e la Provincia lo autorizza entro 30 giorni, stabilendo gli obblighi cui è tenuto
  • tra gli obblighi non vi è la cessione di terra
  • ciò significa che se non ci si accorda con il cavatore, succede che il cavatore cava lo stesso e il Comune non ne trae alcun beneficio (cosa del resto già accaduta nel recente passato: la precedente fase di escavazione è infatti stata regolata da una concessione d'ufficio della Provincia e il Comune non ne ha tratto alcun beneficio)
  • ciò significa anche che le piccole concessioni che in convenzione l'Amministrazione ha fatto, sono figlie di questa logica, non sono segno di accondiscendenza nei confronti del cavatore
  • detto ciò, l'Amministrazione ha chiuso una convenzione con cui si acquisiscono circa 27'000 mq di terra, adiacenti all'attuale proprietà comunale in cava, c'è piano per veloce spostamento dei macchinari dall'area di proprietà comunale, quindi si comincerà a valorizzare la cava
  • la convenzione è stato solo un passo per abilitare un percorso che è continuo, e ha già portato modifiche/miglioramenti:
    • lettera di disponibilità del cavatore a cedere terreni scavati non più di interesse strategico per l'escavazione
    • atto notarile con il quale si restituisce al Comune la proprietà del fazzoletto di 1876 mq di cui in convenzione era invece prevista la cessione al cavatore
    • stesso atto notarile con cui si sancisce vincolo sulle aree di proprietà non comunale a non richiedere né realizzare discarica
  • i passi di avvicinamento non erano terminati e, a maggior ragione dopo la petizione, non lo sono ora. Si intende infatti dare riscontro alle richieste in petizione, coerentemente con il percorso già precedentemente avviato, secondo tre direttrici:
  1. acquisire uno o più piccoli fazzoletti di terra nel mezzo delle aree di proprietà del cavatore
  2. acquisire le aree si proprietà di terzi a SUD, per arginare eventuali espansioni in direzione Buscate
  3. stabilire una pianificazione strategica insieme con le minoranze e il cavatore per programmare le future cessioni di terre in modo che, a tendere, tutta la cava diventi di proprietà comunale
L'opposizione di Giovanni Calloni ha fatto delle proposte in gran parte sovrapponibili con la linea indicata dall'Amministrazione, quindi si imposterà un percorso di condivisione per il bene del Paese. Scettico Battioli che ha ribadito che non vede nulla di buono in un percorso che non abbia come scopo la fine dell'escavazione. A questo proposito purtroppo devo far notare che 
  • fare o non fare scavare non è nel potere dell’Amministrazione
  • questa posizione è fuori tema rispetto alla petizione! Nella petizione si chiede la restituzione delle terre a fronte dell'escavazione, in consiglio comunale si trattava di rispondere alle richieste della petizione, quindi una posizione di insoddisfazione legata al fatto che non si va nella direzione di stoppare l'escavazione mi pare quantomeno confusa
Spero che anche l'opposizione di Battioli si ravveda e sposi la linea di condividere il percorso di governo dell'area, cosa del resto da sempre auspicata da tutti.
 
Da adesso, quindi, avanti con la massima condivisione e la realizzazione dei progetti, vero elemento qualificante del percorso intrapreso!!! A gennaio ci sarà assemblea pubblica di presentazione delle linee progettuali, già in parte discusse nelle varie commissioni urbanistiche tenute in questi mesi.

martedì 18 dicembre 2012

Analisi petizione: tutta la terra di cava ai Buscatesi?



Analizziamo oggi, dei “temi” della petizione, il seguente:
Siccome l’ Art.15 L.R. 8 agosto 1998, N. 14 prevede che tutti i terreni oggetto dell'autorizzazione all'attività di scavo, al termine dell'attività stessa e del recupero ambientale, vengano ceduti al Comune di Buscate, senza oneri economici, si chiede che l’Amministrazione riveda o integri in tal senso la Convenzione

In pratica siamo arrivati allo slogan “La terra della cava deve tornare ai buscatesi”. Lo dico subito: lo slogan è condivisibile, nel senso che esprime un desiderio assolutamente lecito e condiviso ma…ci siamo chiesti se e quanto tale desiderio sia concretizzabile e in che misura? Qual è il termine di confronto cui ci si riferisce? Perché si dubita che l’Amministrazione abbia agito, nelle trattative, in tal senso?
Leggendo la petizione si capisce che il termine di confronto rispetto al quale si fa la richiesta è l’ Art.15 della L.R. 8 agosto 1998, N. 14, ma la legge non dice affatto che le terre al termine dell’escavazione devono essere gratuitamente cedute al Comune. Tra parentesi, se si fosse contravvenuto alla legge, non servirebbe nemmeno una petizione popolare, nel senso che basterebbe segnalare la petizione alle autorità competenti.
Spieghiamo meglio cosa dice la legge.
L’art. 15 citato
  • Al punto 2 recita “Qualora all’esaurimento del giacimento il titolare dell’autorizzazione sia anche proprietario dell’area, nella convenzione può essere previsto l’impegno di cedere al Comune o ai Comuni interessati una volta che siano state completate le opere di riassetto ambientale…omissis.
  • Al punto 4 recita “In caso di mancato accordo tra il Comune o i Comuni interessati e il soggetto richiedente l’autorizzazione, quest’ultimo può chiedere che la Provincia determini, entro 30 giorni richiesta, gli obblighi cui è condizionato il rilascio dell’autorizzazione
Come si interpretano i due commi sopra riportati? Sintetizzo il senso, poi vi rimando ad un documento ufficiale che lo dimostra:
  • Il cavatore necessita di autorizzazione per scavare
  • L’autorizzazione è data preferibilmente dopo convenzione tra Comune e Cavatore
  • Tale convenzione è fatta partendo da un modello regionale
  • Non è obbligatorio il convenzionamento: se Comune e Cavatore non si accordano, il cavatore richiede alla Provincia autorizzazione d’ufficio nella quale la Provincia stabilisce gli obblighi cui il cavatore è soggetto
  • Tra gli obblighi non rientra la cessione di terre al Comune. La convenzione d’ufficio, infatti, è un atto unilaterale della Provincia con il quale non si può obbligare un privato a cedere sue proprietà.
Cosa significa tuto ciò? Significa che quando ci si convenziona con il Cavatore di fatto si intavola una trattativa che deve soddisfare entrambe le parti e il Comune, cercando di massimizzare il proprio interesse, non può tirare la corda oltre il punto di rottura che significherebbe convenzionamento d’ufficio, cioè per il cavatore la possibilità di scavare lo stesso, per il Comune non trarne vantaggio alcuno!
Significa anche che solo attraverso una trattativa il Comune può diventare proprietario di alcuni terreni di cava, non certo perchè esista un qualche obbligo per il cavatore alla cessione.
N.B. In questi anni si è continuato a cavare. In particolare l’ultima escavazione è stata regolata da autorizzazione d’ufficio. Risultato? Metri cubi scavati e nessun beneficio per Buscate!
Chiaro che lo slogan “la terra della cava ai cittadini di Buscate” è bello, ma come avete visto le cose non sono così semplici.
Il seguente documento, protocollato presso il Comune, è la risposta ufficiale dell’ufficio cave della Provincia che spiega in cosa consista il convenzionamento d’ufficio, per chi fosse S. Tommaso e non volesse credere a quanto da me sopra esposto.
Riassumendo:
  • l’Amministrazione durante le trattative che hanno portato alla convenzione ha cercato di acquisire terre di cava, e riesce a ottenere 27'000 mq in cava, oltre non si è riusciti ad andare.
  • Il cavatore, infatti, è interessato alla prosecuzione della propria attività economica e, dal momento che l’attuale piano cave non esaurisce le potenzialità del giacimento, non vuole trovarsi nella condizione di non essere proprietario di terreni su cui quindi rischiare di non poter lasciare i propri macchinari o non poter costituire aree di stoccaggio, compromettendo la propria attività economica in attesa di eventuale ulteriore piano cave.
  • Il cavatore
    • ha però dato la propria disponibilità a cedere man mano terreni di cava che non siano più strategici per l’escavazione.
    • Inoltre ha prodotto l’atto notarile che, registrato in Conservatoria, e di cui si è fatta presa d’atto in consiglio comunale, impegna a non chiedere o realizzare discarica RSU sui terreni di cava, e vale sui terreni indipendentemente da eventuali cessioni di proprietà.
  • In tal modo essere direttamente proprietari di tutti i terreni di cava diventa in pratica non necessario perché sia sulla parte privata sia sulla pubblica la risposta a una richiesta di discarica sarebbe “NO!”
  • Non chiudere un accordo avrebbe comportato convenzione d’ufficio con benefici nulli per il Comune di Buscate senza impedire l’escavazione

venerdì 14 dicembre 2012

Analisi petizione: soldi e non terra?



Comincia con il presente articolo una serie di post che si propongono di analizzare punto per punto gli argomenti contenuti nella petizione.
Cominciamo col ricordare il testo della petizione:
“Questa petizione è un atto di fiducia dei Cittadini di Buscate verso le istituzioni democratiche che governano il Comune. Ci aspettiamo che le istituzioni abbiano lo stesso rispetto dei Cittadini che esprimono un punto di vista largamente condiviso.
La decisione di firmare una Convenzione tra Comune e Cava Campana senza sentire il parere dei Cittadini è un fatto grave tanto più che riteniamo sia un passo indietro nella lotta per il recupero della Cava San Antonio che dura da almeno 20 anni.
C'era la possibilità di mettere una definitiva ipoteca sull'attività di Cava (con la cessione dei terreni scavati al Comune), ma l'Amministrazione ha preferito ricavare risorse economiche (190.000 €) per altri progetti come la centrale elettrica nell'area dell'ex depuratore.
Per noi firmatari di questa petizione, la priorità era e rimane la Cava ed il suo recupero come “bene comune” dei buscatesi e patrimonio del castanese.
Chiediamo pertanto che l'Amministrazione riveda o integri la Convenzione già approvata in Consiglio comunale prevedendo che tutti i terreni oggetto dell'autorizzazione all'attività di scavo, al termine dell'attività stessa e del recupero ambientale, vengano ceduti al Comune di Buscate, senza oneri economici, come previsto dall'Art.15 L.R. 8 agosto 1998, N. 14.”
Come si evince dal testo, i temi posti rispetto ai quali proporrò analisi/confutazioni sono i seguenti:
1.       La petizione rappresenta un atto di fiducia dei Cittadini di Buscate verso le istituzioni
2.       Firmare una Convenzione senza sentire il parere dei Cittadini è grave
3.       L'Amministrazione ha preferito ricavare risorse economiche piuttosto che acquisire terreni di cava
4.       Siccome l’ Art.15 L.R. 8 agosto 1998, N. 14 prevede che tutti i terreni oggetto dell'autorizzazione all'attività di scavo, al termine dell'attività stessa e del recupero ambientale, vengano ceduti al Comune di Buscate, senza oneri economici, si chiede che l’Amministrazione riveda o integrare in tal senso la Convenzione
5.       la priorità era e rimane la Cava ed il suo recupero
Rispetto al punto 2) ho detto sufficientemente nel post http://centrodestraperbuscate.blogspot.it/2012/12/prima-delle-assemblee-dedicate-ai.html, rispetto al punto 1) spero che chi legge lo faccia proprio più di quanto non abbiano fatto alcune delle persone del comitato il cui atteggiamento era tutt’altro che fiduciosamente aperto alle spiegazioni dell’Amministrazione!
Veniamo allora al punto 3:
L'Amministrazione ha preferito ricavare risorse economiche piuttosto che acquisire terreni di cava?
Assolutamente no! Dei 190’000€ che si citano quali vantaggi economici che sarebbero stati preferiti alla contrattazione sui terreni di cava, la parte del leone, 100’000€ è relativa al seguente “scambio”: il Comune si impegna a trovare aree piantumabili per il cavatore, per un totale di 4 ettari (40'000 mq), il cavatore “paga” questa cosa 100’000€, come da espliciti riferimenti in convenzione, che riporto:
          La Ditta:
        n- si impegna a corrispondere, altresì, a fronte di quanto previsto dal punto 8 (Impegni del Comune) un importo complessivo pari a €.100.000,00 (centomila/00)
          Il Comune:
        8-  si impegna ad individuare nei tempi necessari alla predisposizione del progetto di compensazione forestale, una superficie pari a 40.000 mq, da destinare alle opere stesse di compensazione forestale che la Ditta dovrà obbligatoriamente effettuare,. Tali aree dovranno essere consegnate entro il 31 dicembre 2013

Proviamo a spiegare meglio:
      Il cavatore è obbligato per legge a piantumare una superficie pari a 3 volte quella tagliata, quindi è nella necessità di reperire aree. E’ importante notare che non è obbligato a reperire tali aree sul comune di Buscate, quindi in teoria avrebbe potuto piantumare in altre aree non ricomprese nel territorio di Buscate ma l'Amministrazione ha colto la palla al balzo e ha preso capre e cavoli
        ottiene 40.000 mq di piantumazione gratuita sul proprio territorio (un bel polmone verde!)
        ottiene dal cavatore 100.000€ per le aree trovate, che non avrebbe potuto mettere a disposizione per la piantumazione senza l'acquisto dell'area ex TAM! Il comune non disponeva di 40.000 mq da far piantumare, quindi senza l'acquisto dell'area TAM non avrebbe potuto reperirle e il cavatore non avrebbe pagato i 100.000€!
        Diventa proprietaria dell'area ex TAM (diverse decine di migliaia di mq!!!), su cui tra l'altro si potrà fare parco fotovoltaico (non è forse cosa desiderabile?!?)
   In altre parole: i 100.000 € non sono soldi che l'Amministrazione aveva e che ha deciso di spendere in area ex TAM, sono soldi che reperisce dal cavatore in ragione del fatto che gli mette a disposizione aree per la piantumazione, e senza area ex TAM tali aree non si sarebbero potute reperire.
Notate: i circuiti del sospetto sono talmente eccitati nella mente di alcuni che, per farvi un esempio, durante l’assemblea il curatore di PinocchiateBlog mi ha chiesto: “ma il cavatore era obbligato a piantumare a Buscate?”. Gli ho risposto di no, la sua risposta è stata “Ecco, mi basta questo”, come se avesse colto nel segno! Per fargli capire quanto fosse assurda la sua prospettiva gli ho fatto un esempio che propongo anche a voi:
se io e Piero (nome di esempio) ci conosciamo, io racconto a Piero che ho la necessità di acquistare un’automobile e Piero di mestiere facesse il concessionario, se Piero non è ubriaco credo che non mi consigli di andare da un’altra parte perché lui non è l’unico concessionario! Io devo comprare lo stesso, lui se vende ci guadagna, quindi preferirà che io comperi da lui. Siccome noi dobbiamo fare gli interessi dei Comune, abbiamo ragionato come Piero: abbiamo fatto in modo che quanto il cavatore avrebbe potuto fare in altro luogo lo facesse da noi, perché conviene a Buscate. Ma, dico, come si fa a ragionare differentemente?

Per ritornare all’argomentazione della petizione, quindi, i 100’000€ non sono soldi che piovono “gratuitamente” e che l’Amministrazione avrebbe potuto barattare con terre in cava, sono soldi che senza l’acquisto di area TAM il Comune non avrebbe avuto, non disponendo di 40000mq di terreno da dare al cavatore per opere di rimboschimento.
Il prossimo post sarà dedicato a sviscerare il punto 4, “la terra della cava ai buscatesi”.




giovedì 13 dicembre 2012

Prima delle assemblee dedicate ai firmatari della petizione

Ieri sera c'è stata la prima delle due assemblee dedicate ai firmatari della petizione. 
Partecipazione al di sotto delle attese, purtroppo: i firmatari erano stati divisi in due gruppi da circa 320 persone, contando che partecipasse la metà degli invitati e non si sforasse di troppo la capienza della sala civica, in realtà il grosso del pubblico era costituito da promotori/membri del comitato di difesa ambientale per un totale di una sessantina di persone.
Bene comunque, ma non quanto desiderassi. Nonostante l'invito iniziale a rendere effettiva ed efficace la dichiarazione con cui si apre il testo della petizione "è un atto di fiducia nei confronti dell'amministrazione", purtroppo ci sono state diverse digressioni polemiche che, in generale, non giovano alla comprensione di una materia complessa, difficile da digerire. Lo si è visto in modo eclatante quando addirittura l'ispiratore della petizione, Gaviani, alzatosi a "spiegare" quale fosse il "pezzettino di terra" oggetto della servitù perpetua e quali le fasi di escavazione, è stato corretto ripetutamente dal "mastino" Parlatore!
Solo un po' di ironia: Parlatore "bacchetta" Gaviani che sbaglia a indicare sulla cartina sequenza di escavazione e area oggetto di servitù perpetua.


Non vi sembri che l'accenno polemico di cui sopra sia un peurile sfottò, a parte un po' di ironia in realtà è proprio su questo punto che ruota gran parte della faccenda. Mi spiego: se, da una parte, l'Amministrazione poteva informare e rendere partecipi i cittadini della convenzione con un po' di anticipo e con modalità che apparissero meno "rigide", cosa che già era stata ammessa durante la prima assemblea pubblica sul tema e che è stata ribadita più volte nel corso della serata di ieri, dall'altra gradirei che si ammettesse che la convenzione e i temi che vi ruotano attorno sono decisamente non alla portata di chi non abbia tempo e modo di dedicare molte ore al loro studio. 
Gli accenni alla poca democrazia usata dall'Amministrazione nella gestione della convenzione sono pura propaganda populistica se si considera che ieri sera, pur in presenza di un pubblico maggioritariamente costituito da chi spesso presenzia a consigli comunali, commissioni urbanistiche, riunioni del comitato di difesa ambientale, etc., si sono manifestate tantissime, tantissime!, lacune.
Lo ribadisco: affermare quanto ho affermato non significa tacciare i cittadini di ignoranza, è la constatazione documentata di come il tema sia di un livello poco compatibile con un approccio semplicemente divulgativo, è necessario studiarsi le carte, e bene! Un esempio? Possibile che ancora ieri sera persino da parte di un consigliere di minoranza (per il quale tra l'altro ho simpatia e considerazione, veramente), non si sia ben compreso che i 100'000€ che l'Amministrazione riceve dal cavatore e utilizza per l'acquisto dell'area TAM siano il corrispettivo dell'impegno dell'Amministrazione a trovargli 40'000 mq perchè  vi possa piantumare, quando è scritto a chiare lettere nella convenzione??!?!?!
E se anche un consigliere di minoranza può "cascare" in fallo su un tale argomento, è ragionevole pensare che l'uomo comune, che dedica allo studio di queste cose sicuramente molto meno tempo, sia consapevole in senso pieno della faccenda? Credo che alla luce di quanto detto si possa meglio comprendere lo sfogo tanto negativamente pubblicizzato del nostro Sindaco che, durante lo scorso consiglio comunale, si augurava che le assemblee che si sarebbero svolte di li a poco potessero vedere la partecipazione di cittadini privi di pregiudizi e "manipolazioni".
Nei prossimi post vi riassumerò, per ciascuno degli "argomenti" che si leggono nel testo della petizione, quali sono state le nostre osservazioni.
Chiudo con due inviti: 1) superiamo le sterili divisioni, comunicazione a parte si è operato bene e l'abbiamo dimostrato, siamo disponibili a incontrare le esigenze di maggiore partecipazione alle scelte amministrative, ma non vogliamo che in paese permanga una pur minoritaria frangia di persone che, pur vantando un passato di sensibilità ecologica, rimangano ostili ad un progetto il cui disegno ha una valenza fortemente ecologica e di tutela del nostro territorio che li dovrebbe vedere partecipi e in prima fila
2) sabato mattina c'è il secondo incontro con l'altra metà dei firmatari, partecipate!

domenica 9 dicembre 2012

Inizia il ciclo di assemblee in cui l'Amministrazione intende dare risposta alla petizione firmata da 642 nostri concittadini. Vi saranno due incontri "dedicati" ai firmatari, cui seguirà un'assemblea finale aperta a chiunque.
Sapete cosa? Sembra che informare (e siamo stati accusati di non farlo a sufficienza!), non vada bene agli organizzatori della petizione, che non vedono le cose "normali", si inventano addirittura che la convocazione "personale", fatta invitando ciascun firmatario singolarmente, non sia un segno di attenzione a chi ha firmato, ma sia un atto intimidatorio!!! 
Il seguente vi pare forse un invito intimidatorio??!?!
"Carissimo/a,

            ho visto la Sua firma accanto a quelle di altri concittadini che, con spirito civico e partecipativo, hanno inteso con una petizione chiedere e me e alla mia Amministrazione di rivedere la convenzione stipulata con Cava Campana.
Siamo sensibili alle istanze della popolazione e gradirei pertanto, con questa mia lettera, invitarLa ad un incontro che si terrà in Sala Civica “Angelo Lodi”, in piazza della Filanda, il giorno 11 dicembre 2012 alle ore 21.00.
L’occasione sarà propizia per confrontarci su quanto da noi fatto e illustrare come si intende procedere.
In attesa di incontrarci personalmente porgo cordiali saluti."

Vi rendete conto di cosa si inventano? Vi ricordate di quando hanno ipotizzato che il fuocherello all'ecocentro fosse un segnale intimidatorio contro di loro??!!!
Non ci vuole uno psicologo per capire quale sia la loro paura: come hanno recentemente scritto, "le bioballe si sgonfiano", e temono che il fatto che qualcuno racconti e spieghi esattamente i termini della questione possa sgonfiare quelle che hanno raccontato fino ad ora.
Io penso che dopo questa mobilitazione, che da un certo punto di vista è anche positiva, nella misura in cui testimonia di un interesse ancora vivo della gente per i problemi di Buscate, chi è veramente orientato alla tutela della cava e della nostra salute possa tranquillamente trovare risposte rasserenanti nel confronto con l'Amministrazione, che di sicuro non opera se non per cercare di far bene.

mercoledì 5 dicembre 2012

Infangare non costa nulla...credono!

Vedete, mi pare che chi scrive su PinocchiateBlog creda di avere la verità in tasca e di poter fare affermazioni in modo allegro senza alcun freno.

Leggete qui cosa scrivono del sottoscritto. Ovviamente, neanche a dirlo, quanto scritto non corrisponde al vero. Vediamo di inquadrare la faccenda:
  1. Il PdL è in amministrazione (con il sottoscritto, per esempio)
  2. Esiste un gruppo di tesserati del PdL a Buscate
  3. La petizione è un atto "formale" nei confronti dell'amministrazione, che si fonda su determinati presupposti, ha degli obiettivi specifici, ed è stata proposta su iniziativa di PinocchiateBlog che sulla questione ha fatto riferimenti/insinuazioni decisamente pesanti e fuori dalla normale logica democratica
  4. Da coordinatore del PdL a Buscate mi aspetto che chi, tra gli iscritti, non condivida l'operato dell'amministrazione, in cui il PdL è presente ufficialmente, ponga la questione all'ordine del giorno chiamandomi, facendomi presente le sue perplessità, etc. Vi dico di più: mi aspetterei una cosa del genere da un mio conoscente, figuriamoci da un/una collega di partito!
  5. Se, quindi, tra le firme della petizione vi è quella di una persona che ha la tessera del PdL, senza che quella persona mi abbia mai fatto uno squillo di telefono per chiedermi lumi in merito a ciò su cui intende apporre la sua firma, mi pare normale che io possa considerare il comportamento quantomeno non ortodosso per non dire scorretto e rimanerci male. E non perchè io sia permaloso, ma perchè un comportamento del genere è al di fuori di qualsiasi logica di partito, e chi ha la tessera ne fa parte! La libertà di opinione è assolutamente lecita, ma non è corretto che si remi contro senza nemmeno aver posto le proprie istanze in seno al partito. E' cosa talmente ovvia che non vale la pena stare a disquisirne oltre.
Detto ciò,  io non ho mai chiesto provvedimenti per questa persona, nè per altri mai. Eppure nell'articolo con la massima leggerezza mi si dà dell'antidemocratico. Si tratta di personaggi così, piccoli piccoli.


martedì 4 dicembre 2012

il 60% del 6%?

Bersani è stato incoronato leader del centrosinistra...dal 60% di chi è andato a votare alle primarie.
In quanti sono andati a votare? 6%!!!

Un risultatone mediatico di fronte a numeri tutto sommato miseri. Ma, ironie a parte, grande risalto mediatico e comunque euforia tra chi crede nel centrosinistra.

Risultato un po' deludente rispetto alle attese di rinnovamento, ma comunque un bel "refresh", almeno di facciata, rispetto all'antipolitica imperante.

Spero rapidamente in una riscossa del centrodestra...le persone ci sono, ma rintanate in attese che si prospetti un progetto...che spero non si sostanzi solo nell'avversione al progressismo antivaloriale della peggiore sinistram che pare abbia prevalso, ma sia soprattutto proposta...