Sergio Ramelli (Milano, 8 luglio 1956 – Milano, 29 aprile 1975) è stato un militante e fiduciario[1][2] del Fronte della Gioventù(organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano), vittima di un brutale assassinio politico avvenuto nel 1975 a opera di militanti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia Operaia. All'epoca del fatto, Ramelli, diciottenne, era studente di chimica industrialeall'ITIS “Ettore Molinari” di Milano.
Ai tempi in cui fu ucciso, i toni di scontro destra - sinistra hanno avuto dell'incredibile, come in questo caso (Ramelli è stato ucciso con ripetuti colpi di chiave inglese in testa!!!). Quel che fa rammarico, è vedere che vi sono ancora frotte di dementi che soffiano sul fuoco piuttosto che trarre dalla storia insegnamenti, ASTRAENDO dalle contingenze per trarne indicazioni e valori. Se la storia si legge per riviverne le passioni, probabilmente serve a poco.
Non posso quindi che biasimare il consigliere di Milano Limonta, ma anche qualche nostro concittadino Guglielmo Gaviani, per non fare nomi, che fa l'intellettuale ma non ha ben compreso il concetto se è vero, come è vero, che scrive sul suo blog, a commento del discorso del sindaco del XXV aprile:
"...Come ogni anno il manifesto del Comune parla di "liberazione da tutte le dittature", ma il 25 aprile è la liberazione dalla dittatura nazi-fascista. Chi pensa diversamente se ne dovrebbe fare una ragione a 70 anni di distanza. Il 25 aprile segna una data di svolta storica: da qui nasce la nostra attuale democrazia scalcagnata ed imperfetta fin che si vuole, ma che si basa su principi di libertà..."
...proprio un bell'esempio di come, da fatti storici, si traggano insegnamenti universali...con il risultato di alimentare il risentimento, che in persone sottosviluppate può anche portare ad uscite come queste:
Per la cronaca HAZET 36 è il tipo di chiave inglese con cui è stata spaccata la testa a Ramelli:
Il "nostro" "scienziato" Limonta, braccio destro di Pisapia
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