Ve lo devo dire: Rutelli mi ha stupito in positivo. Date un'occhiata all'intervista (Intervista a Rutelli) che gli è stata fatta, di cui riporto alcuni stralci poco sotto...Sono d'accordo!!!
"invito a non cadere nelle trappole di un buonismo controproducente, e a
non deprezzare la cittadinanza italiana riducendola a semplice
automatismo"
"Se introduciamo il criterio dello jus soli, ossia l’automatica
cittadinanza italiana per chiunque nasca sul nostro territorio,
rischiamo di trasformare l’isola di Lampedusa o il porto di Ancona o la
stazione di Trieste nelle succursali della più clamorosa clinica
ostetrica d’Europa. Diventando cittadini italiani si diventa cittadini
Ue: l’Italia si trasformerebbe, per motivi puramente geografici, nella
piattaforma per acquisire strumentalmente il libero accesso a tutta la
comunità europea»"
"L’introduzione del principio dello jus soli creerebbe una contraddizione
inestricabile a livello costituzionale. Perché, ci piaccia o no (e io
ho molti dubbi in proposito), noi abbiamo introdotto nella Costituzione
il principio dello jus sanguinis, ossia l’esatto opposto...(si riferisce al voto degli italiani all’estero)...È stata fatta una legge costituzionale, che serviva da
riconoscimento simbolico di quella grande ferita che è stata
l’emigrazione di massa degli italiani tra fine ’800 e primi del ’900, e
che ha introdotto nella nostra Carta lo jus sanguinis a tempo
indeterminato."
"La cittadinanza italiana è il traguardo di un cammino, e non un fatto
meramente amministrativo da risolvere con un certificato."
"...sono favorevole ad accorciare i tempi di concessione, perché dieci anni
sono tanti; e a dare la cittadinanza a tutti i bambini nati qui che
abbiano fatto la scuola dell’obbligo: dopo la terza media anziché a 18
anni. Ma con regole precise: chi vuol diventare cittadino da maggiorenne
deve conoscere la lingua e i principi basilari della nostra convivenza
civile, e deve fare una dichiarazione impegnativa di riconoscimento
della Costituzione. Facendo attenzione ad alcuni aspetti: se vogliamo
l’integrazione senza cadere nella trappola di un multiculturalismo
fallito, non possiamo accettare da chi vuol diventare cittadino italiano
alcuna ambiguità sui diritti umani fondamentali"
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