La notizia esce in ritardo e non è stata rilanciata dai grandi media, ma
vale la pena riprenderla.
Un ragazzino egiziano di sedici anni è stato
picchiato a morte dai suoi compagni di classe perché era cristiano. E’
successo il 16 ottobre scorso, una settimana dopo la strage di Maspero
– ventotto manifestanti copti uccisi dall’esercito davanti alla sede
della tv di stato – quando l’ondata di violenza religiosa era al suo
massimo e al Cairo era sufficiente avere una croce sul cruscotto della
macchina per rischiare di trovare il parabrezza sfondato.
rif. Il Foglio
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