Ribadito che l'Amministrazione non ha preso decisioni circa la biomassa ma la considera unicamente una opportunità interessante da valutare, vi consiglio di leggere il seguente report, Comuni rinnovabili 2010.
Non si tratta di un report di Confindustria, bensì di un report di Legambiente!!!
Ebbene sì, Legambiente! Per chi si stupisse, a causa del polverone sollevato dai nostri signori di PinocchiateBog, del fatto che Legambiente possa considerare interessante l'utilizzo di biomasse la domanda è: non sapevate che a Buscate alcuni di quelli che si spacciano per ambientalisti sono addirittura più ambientalisti di Legambiente?!!?!?! Ovviamente non è così, semplicemente non si tratta di ambientalismo, ma di chiusura a qualsiasi cosa sappia di nuovo a Buscate, che deve continuare a permanere nella propria arretratezza, sopratutto culturale, in modo che se ne possa approfittare!
Di seguito alcuni stralci dal report (notare come si sposano completamente con le linee guida dichiarate dall'Amministrazione).
"le biomasse
possono giocare un ruolo importante nel contribuire al fabbisogno energetico
italiano, ma perchè questa opportunità venga colta al meglio occorre porre
attenzione alle risorse presenti nei territori e alla sostenibilità dei
processi. Occorre infatti un dimensionamento degli impianti che tenga conto di
questi parametri fondamentali, altrimenti si rischia come nel caso dei grandi,
di ricorrere all’uso di importazioni dall’estero della legna"
"Un corretto dimensionamento non dovrebbe
vedere un approvvigionamento di materie prime oltre i 70 km circa, una distanza
entro la quale è possibile lavorare a una efficiente filiera territoriale. Gli
impianti che meglio rispondono ai criteri di qualità e sostenibilità, anche se non
in termini assoluti, sono quelli con dimensioni fino a 1 MW"
"Il rapporto “Comuni Rinnovabili” ha
inoltre fotografato la situazione e l’evoluzione degli impianti di
teleriscaldamento in Italia. I vantaggi di questa tecnologia sono molteplici e
vanno dal maggior grado di efficienza rispetto ai sistemi domestici, alla
riduzione dei gas di scarico inquinanti. Dunque sia un miglioramento della
qualità dell’aria a livello locale che minori emissioni di CO2 a livello
globale. Il teleriscaldamento contribuisce al riscaldamento e alla produzione
di acqua calda per usi sanitari e può coinvolgere ogni tipo di struttura da
abitazioni private a scuole, ospedali e uffici. E’ basato sulla distribuzione
di calore o di acqua calda, proveniente da una centrale attraverso una rete di
tubazioni. Proprio per il grande peso che hanno i consumi di energia termica
per gli usi civili (circa 12.000 kWh/a a famiglia) il teleriscaldamento svolge
un fondamentale ruolo nella direzione dell’efficienza energetica. Le centrali
possono essere alimentate con diversi combustibili, dalle biomasse
“rinnovabili” alla geotermia, agli impianti fossili tradizionali…"
"Perché un impianto si possa definire
totalmente rispettoso dell’ ambiente deve avere 3 caratteristiche principali:
il combustibile deve essere
- vera biomassa in modo da garantire un bilancio di anidride carbonica nullo
- avere provenienza locale
- essere di tipo cogenerativo, in modo da non disperdere il calore prodotto nell’ambiente."
"Diverse esperienze dimostrano come questa
tecnologia, soprattutto se da biomassa locale e ad alta efficienza, permette
alle famiglie allacciate alla rete di ridurre la spesa in bolletta per i
consumi di energia termica dal 30 al 45% rispetto a un impianto domestico
tradizionale."
La domanda vera, che deve far svegliare tutti i nostri concittadini, è: perchè a Buscate sospetti, dietrologie, etc., devono impedire un sano confrontarsi sui progetti, indipendentemente dal colore politico o dalle simpatie per questa o quella amministrazione? E' possibile almeno a livello locale, ragionare delle cose senza strumentalizzazioni demagogiche bensì guardando in faccia le persone? Il progetto dell'Aministrazione "Buscate sostenibile" dovrebbe essere guardato con interesse dai veri ambientalisti, che dovrebbero desiderarlo semmai migliore, non affossato!
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